tracce di luce
...alla scoperta di quelle parole che solo la luce incide nelle trame dell'esistenza!
martedì 12 gennaio 2010
tra i colori della pelle... tracce di luce!
Quanto è successo in questi giorni, la vergona comunicativa che ha affollato l'economia scomposta delle pagine dei giornali, non manifesta altro che questo triste fenomeno. Quanto è accaduto, il disagio e la sofferenza di tanti immigrati, di tanti che, lasciando casa, il proprio paese natale con tutto ciò che significa per questi uomini, cercano di inseguire e di dare forma al sogno, spesso infranto dalle barriere dell'indifferenza e dello scandalo della non sincera - e questo non significa indiscriminata - accoglienza, è stato coperto dalla gravità di tante parole che hanno preso dimeora nei nostri pensieri e nelle nostre bocche hanno visto la preospettiva di un annuncio, non solo falso, ma anche pretenzioso e disonesto.
Forse di fronte alla sofferenza dell'uomo e delle dieverse situazioni nelle quali si trova bisognerebbe avere il coraggio, a qualsiasi livello, nonostante i gradi e le poltrone che si occupano, di tralasciare non tanto la politica, visto che in questo modo di occuparsi della polis è stato smarrito qualunque riferimento etico, ma proprio quel superficiale e non sincero politichese, per far spazio al dialogo tra uomini che si incontrano e camminano verso lo stesso orizzonte... una vita umana pienamente riuscita.
E se ci crea sconcerto la situazioni di coloro che oggettivamente, agli occhi anche di quella opinione pubblica che troppo spesso non riesce ad andare oltre alla manifestazione di una apparenza troppo manipolata dalle pessime intenzioni dell'informazione, subiscono la morsa di un razzismo evidente, tanto più dovrebbe farci perlomeno pensare, se non ancora di più tremare la coscienza, se questa dovesse manifestare segni di vita nella nostra assopita esistenza, l'immagine che pesa su coloro, come l'italia del sud, che invece di questa dinamica di interazione tra popoli si fanno carico in modo silenzioso... e per lo meno, per tutti, dovrebbe essere lo stimolo di andare al di la dei nostri piccoli e relativi punti di vista per accogliere la dimensione di una realtà che manifesta il limite del nostro giudizio. Forse anche la valutazione di una tempistica diversa tra il sud e il nord del nostro bel paese, di un dialogo con l'immigrazioni che concede al sud un anticipo di circa quindici anni sul nord, con un effettivo passaggio dalla dinamica di integrazione sociale a quella di interazione culturale, dovrebbe far pensare e stimolare ad essere meno pressapochisti circa le situazioni, le problematiche, le dimaniche che gli eventi solo superficialmente manifestano. Chi è e che cos'è la manifestazione che ha mostrato il suo spettacolo in questi giorni nel sud del nostro paese nei confronti degli immigrati? cosa e chi muove queste pedine? quale problema e quale radice ammalata? su cosa intervenire? dove risiedono le ragioni?... tante, e ancora molte domande a cui non si può evitare una luminosa presa di coscienza, per uscire, o almeno provarci, dal nostro pressapochismo e dalla nostra superficiailtà nei confronti degli eventi e dell'uomo che incontriamo tra le strade di questo comune cammino...
sabato 2 gennaio 2010
Tracce nel tempo

mercoledì 30 dicembre 2009
tracce di luce... nei passi del tempo!



Una immagine… quasi una icona del vivere remoto che entra tra gli spazi del lento e progressivo cammino di queste due sorelle, il cui abbraccio morde la nostra vita in un morsa, un vortice, che brucia con voracità i nostri pochi giorni… ho visto quasi il tempo, come un bambino che muove i piccoli pezzi di un puzzle, che dispone i pezzi di una strana scacchiera, all’interno di regole di cui solo conosce il senso, che solo è in grado di comprendere di intuire, e che talvolta cambia senza preavviso, che mette in crisi le nostre stesse speranze, unica esperienza del nostro concreto vivere… e non serve lacerarsi le carni, cercare di spezzare i vincoli di queste catene che imbrigliano i nostri giorni… ma forse è proprio questo il senso… la forza e la concretezza della forma sta nella stessa forma concreta della speranza che orienta il nostro cammino, che muove i nostri passi, e che permette di cogliere, nell’incerdere tremendo dello scorrere delle ore, un sorriso, una dolce carezza che modella il nostro cuore, anzi il profondo centro e cuore della nostra sottile esistenza… e tutto, nonostante il dramma del tempo che scorre e tutto sembra divorare, attraverso le nostre scelte, senza fatalismi o determinismi, muove i nostri sentieri… e alla sera della nostra giornata, mostra, nel sorriso della morbida luce che accarezza i nostri volti, come in uno specchio il suo volto… speranza… sih, speranza concreta della mia forma!
lunedì 7 dicembre 2009
... voci e luci nel deserto!




Voce di uno che grida nel deserto!
sabato 28 novembre 2009
nella nebbia... tracce di luce



sabato 21 novembre 2009
tracce di luce... e i suoi colori!


giovedì 19 novembre 2009
...quando la luce imprime le sue tracce nelle parole!
Señor, ¿qué nos darás en premio a los poetas?
Mira, nada tenemos, ni aun nuestra propia vida;
somos los mensajeros de algo que no entendemos.
Nuestro cuerpo lo quema una llama celeste;
si miramos, es sólo para verterlo en voz.
No podemos coger ni la flor de un vallado
para que sea nuestra y nada más que nuestra,
ni tendernos tranquilos en medio de las cosas,
sin pensar, a gozarlas en su presencia sólo.
Nunca sabremos cómo son de verdad las tardes,
libre de nuestra angustia su desnuda belleza;
jamás conoceremos lo que es una mujer
en sus profundos bosques donde hay que entrar callado.
Tú no nos das el mundo para que lo gocemos,
Tú nos lo entregas para que lo hagamos palabra.
Y después que la tierra tiene voz por nosotros
nos quedamos sin ella, con sólo el alma grande…
Ya ves que por nosotros es sonora la vida,
igual que por las piedras lo es el cristal del río.
Tú no has hecho tu obra para hundirla en silencio,
en el silencio huyente de la gente afanosa;
para vivirla sólo, sin pararse a mirarla…
Por eso nos has puesto a un lado del camino
con el único oficio de gritar asombrados.
En nosotros descansa la prisa de los hombres.
Porque, si no existiéramos, ¿para qué tantas cosas
inútiles y bellas como Dios ha creado,
tantos ocasos rojos, y tanto árbol sin fruta,
y tanta flor, y tanto pájaro vagabundo?
Solamente nosotros sentimos tu regalo
y te lo agradecemos en éxtasis de gritos.
Tú sonríes, Señor, sintiéndote pagado
con nuestro aplastamiento de asombro y maravilla.
Esto que nos exalta sólo puede ser tuyo.
Sólo quien nos ha hecho puede así destruirnos
en brazos de una llama tan cruel y magnífica.
… Tú que cuidas los pájaros que dicen tu mensaje,
guarda en la muerte nuestros cansados corazones;
dales paz, esa paz que en vida les negaste,
bórrales el doliente pensamiento sin tregua.
Tú nos darás en Ti el Todo que buscamos;
nos darás a nosotros mismos, pues te tendremos
para nosotros solos, y no para cantarte.
J.M. Valverde